Servizi ospedalieri

In ospedale per migliorare la società

Sempre pronti

Il lavoro ospedaliero è sempre molto impegnativo. E' un lavoro imprevedibile perché – dice il dott. Porro – dipende anche dalla casualità e complessità dei casi trattati. L'ospedaliero è reperibile per le emergenze e lavora con turni anche notturni e nei giorni prefestivi e festivi. 

Qualità professionale

Il medico ospedaliero – spiega il dott. Porro – affronta tutti i casi non trattabili a domicilio del paziente e dagli altri servizi sanitari del territorio. La qualità professionale deriva essenzialmente dalla particolarità di tali casi esaminati.

Come vestirsi

Finanche l'abbigliamento dell'ospedaliero è un particolare non affidato al caso ma è regolamentato: il camice bianco o la divisa devono rispettare precise norme igienico-sanitarie per evitare il diffondersi di agenti patogeni e al tempo stesso, mediante la diversa colorazione degli indumenti, per assicurare immediata riconoscibilità del personale e delle sue funzioni lavorative.

Chi fa chirurgia

In ospedale tutti i medici eseguono interventi chirurgici? No, ci sono medici che appartengono a specialità non chirurgiche ma cliniche. Ad esempio il medico ospedaliero internista si occupa dell'assistenza ai pazienti affetti da disturbi epatologici, autoimmmuni, allergologici, gastroenterologici, reumatologici e di tutte le altre problematiche di medicina generale che non necessitano di un approccio chirurgico.

Quanti sono i medici ospedalieri

Per il Servizio sanitario nazionale lavorano 102.491 medici e odontoiatri. Il dato statistico è riferito al 2021 ed è reso pubblico dal ministero della salute. Nel 2019 erano 102.316. Gli infermieri che lavorano nella sanità pubblica sono più del doppio dei medici: 264.768 infermieri nel 2021 mentre nel 2019 erano 256.429. In definitiva, quindi, il rapporto fra infermieri e medici, a livello nazionale, si attesta sul valore di 2,6 infermieri per ogni medico.  

Anche tanta chirurgia per gli otorini ospedalieri

Alcuni degli interventi eseguiti più frequentemente dal Dott. Giuseppe Porro 

Chirurgia otosclerosi

Questo intervento chirurgico di otosclerosi viene effettuato, attraverso il condotto uditivo esterno, utilizzando un microscopio operativo. Lo scopo – afferma il Dott. Porro – è di ristabilire la motilità della catena ossiculare nella finestra ovale inceppata o immobile per l'anchilosi stapediale. L'intervento di otosclerosi è utile per correggere il meccanismo di trasmissione danneggiato tra via aerea e via ossea.

Chirurgia paralisi facciale

Non tutti i casi di paralisi facciale richiedono un intervento chirurgico che si rende necessario ad esempio quando la gravità impedisce in modo permanente la chiusura dell'occhio. Spesso questo intervento chirurgico - spiega il Dott. Porro, specialista in otorinolaringoiatria e chirurgia testa collo - è programmato in combinazione con interventi sul sopracciglio, lifting medio-facciale ed in casi particolari con il sollevamento dell'angolo della bocca. La paralisi facciale si caratterizza per l'assenza del movimento dei muscoli mimici ed inoltre per una grave asimmetria facciale e complicanze nella chiusura delle palpebre.

Chirurgia laringe

In base alla tipologia di intervento chirurgico possono essere conservate o sacrificate differenti porzioni della laringe. "A volte le valutazioni chirurgiche - spiega il Dott. Porro - impongono di estendere l'intervento anche a zone collocate oltre i confini di questo organo. La laringe è un organo dell'apparato respiratorio lungo circa 12 centimetri che collega la faringe con la trachea. La Laringe ha una struttura cartilaginea che al suo interno è rivestita da mucosa. L'intervento di laringectomia, totale o parziale, si esegue in anestesia generale, mediante un'incisione fatta sulla cute del collo.

Chirurgia del naso

Uno dei casi più frequenti di chirurgia del naso ed è causato dalla deviazione del setto. Il chirurgo otorinolaringoiatra – spiega il Dott. Porro, specialista in otorinolaringoiatria – esegue un'incisione interna al naso per avere accesso alla cartilagine e all'eventuale porzione ossea deviata ed il setto viene rimodellato per essere riportato nella sua posizione corretta. Tanti sono anche gli interventi chirurgici del naso per esigenze estetiche di rimodellamento.

Chirurgia adenoidi e tonsille

L'otorinolaringoiatra - afferma il Dott. Porro - rimuove le adenoidi attraverso la bocca, tramite ablazione o raschiatura e poi sigilla la ferita con cauterizzazione o con punti di sutura riassorbibili. L'intervento di tonsillectomia, invece, consiste nell'asportazione delle tonsille che sono organi posti nella zona posteriore della bocca e ai lati dell'ugola. Questa operazione a volte viene eseguita congiuntamente con l'asportazione delle adenoidi. Per quest'ultimo intervento chirurgico il termine utilizzato è adenoidectomia.

Chirurgia faringe

La faringe collega la gola all'esofago ed ha una doppia funzione: mette in comunicazione la bocca con l'esofago permettendo il passaggio del bolo alimentare ma collega anche le vie aeree superiori consentendo il passaggio dell'aria dalle cavità nasali alla laringe. Le neoplasie del distretto orofaringe-ipofaringe possono essere trattate, a seconda dei casi, con chirurgia oppure con radioterapia o chemio-radioterapia che hanno una finalità di conservazione dell'organo.

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